Sansepolcro fa bella mostra di sè in posizione privilegiata, nel punto in cui si incrociano ben 4 regioni italiane, ossia la Toscana di cui fa parte, l’Umbria, le Marche e l’Emilia-Romagna. Questa ridente cittadina della provincia di Arezzo, sebbene fuori dai principali circuiti turistici, ha senz’altro molto da offrire, fosse solo perchè prendendola come base dove dormire, avrete la possibilità di visitare ben 4 regioni del nostro paese!
Ma concentrandosi sulla sola Toscana, scoprirete che Sansepolcro è dotata di un piacevole centro storico tutto da visitare, di stampo tipicamente medievale-rinascimentale, alcuni interessanti musei e dei bellissimi dintorni dove la protagonista assoluta è la natura.
Inoltre, Sansepolcro è terra d’arte, non per niente è il luogo dove nacque Piero della Francesca: ancora oggi la sua influenza in città è tale che è presente una fondazione a lui intitolata, che si dedica a promuovere attività di ricerca e divulgazione delle sue opere, la cui sede è situata nella sua casa natale, in via Aggiunti 71.
Sebbene compatto, il centro storico di Sansepolcro ha molto da offrire: ecco quali sono le principali attrazioni della cittadina.
Al centro di Sansepolcro si trova la piazza detta Torre di Berta, per la torre medioevale che sorgeva isolata nello spazio pubblico prima di essere distrutta durante l’ultima guerra. La piazza è circondata da numerosi edifici di interesse, tutti trasformati o restaurati nel corso del tempo.
Tra di essi citiamo il Palazzo Pichi, con finestre di bugnato, il Palazzo Giovagnoli, di origine duecentesca con basamento di una casa – torre e finestre rinascimentali, il Palazzo Pichi – Sermolli, di impianto quattrocentesco, e infine il superstite torrione medioevale mozzo situato sul lato nord – ovest.
Imboccando via Matteotti da Piazza Torre di Berta ci si imbatte subito nel Duomo di Sansepolcro, dedicato a San Giovanni; l’edificio che vediamo oggi è il frutto di rifacimenti, avvenuti tra il 1301 e il 1350, dell’originaria abbazia camaldolese del secolo XI dedicata a San Giovanni Evangelista. Al suo interno sono conservate straordinarie opere di artisti quali il Perugino, Bartolomeo della Gatta, Santi di Tito ed un Crocifisso ligneo del X secolo detto del Volto Santo.
Accanto al Duomo si trova il Palazzo delle Laudi, oggi sede comunale. L’edificio, commissionato all’architetto Alberto Alberti, risale all’inizio del Seicento e vanta un bel cortile interno, opera di un altro architetto locale, Antonio Cantagallina. La facciata è arricchita da un ampio loggiato che aveva anche funzioni di mercato coperto.
Sul lato opposto al Duomo continua l’elegante via Matteotti, fiancheggiata da case del ‘300/’400, dal Palazzo Aggiunti (del primo Seicento) e dal complesso che ospita la ricca Pinacoteca Comunale. Il fondo della strada è chiuso dal trecentesco Palazzo Pretorio (oggi sede della sezione staccata del Tribunale di Arezzo), collegato da un grande arco all’edificio della Pinacoteca.
L’edificio in cui nacque Piero della Francesca è un bel palazzo quattrocentesco, alla cui progettazione forse partecipò egli stesso. L’impostazione architettonica presenta moduli michelozziani nel portale e nelle finestre.
La fortezza medicea di Sansepolcro, ideata nel Cinquecento, è situata nella parte orientale della cerchia muraria tuttora in piedi. Il progetto si deve a Giuliano da Sangallo, che inglobò le fortificazioni preesistenti nelle nuove bastionature. Nella realizzazione intervenne anche l’architetto Alberto Alberti. All’edificazione della fortezza Cosimo I volle accompagnare il rafforzamento della cerchia muraria strutturata lungo quattro bastioni angolari, uno dei quali si trova proprio nella Fortezza Medicea.
Comodamente raggiungibili a piedi l’uno dall’altro, Sansepolcro conta tre interessanti musei: il museo civico, il museo delle erbe e il museo della vetrata antica.
Con ben 10 sale visitabili distribuite su due piani oltre al seminterrato, il museo civico di Sansepolcro è uno dei luoghi da non perdere in città per tutti gli appassionati d’arte. Aperto nel 1975, oggi è incentrato sui lavori di Piero della Francesca, del quale sono esposti ben 4 splendidi quadri.
Ma oltre alle opere dell’illustre cittadino di Sansepolcro, il museo civico ospita anche lavori di artisti del calibro di Pontormo, i fratelli Alberti, alcune terrecotte dei Della Robbia e molti altri.
Il punto forte del museo civico di Sansepolcro, per molti, è il quadro La Resurrezione, dipinto da Piero della Francesca, il cui restauro è durato 3 anni ed è terminato nel marzo 2018.
Situato all’interno delle sale dell’elegante palazzo Bourbon del Monte, il museo delle erbe di Sansepolcro è sorto nel 2002 per volere dell’azienda di prodotti di salute e benessere Aboca, il cui quartier generale si trova a pochi chilometri di distanza, sebbene in provincia di Perugia.
Il museo è dedicato alle piante medicinali, ed ha lo scopo di diffonderne l’uso in medicina naturale e nei settori della bellezza e della cosmesi. Cuore del museo è il percorso denominato “erbe e salute nei secoli”, dedicato all’evoluzione della medicina naturale, mostrando anche i vari modi in cui l’uomo usa le piante da secoli per curarsi.
Avente sede all’interno della chiesa sconsacrata di San Giovanni Battista, un edificio romanico risalente al XII secolo situato in via Giovanni Buitoni, il museo della vetrata antica venne inaugurato nel 2003. Al suo interno, su una superficie di 300 metri quadrati, ospita le opere della collezione di Giuseppina Bernardini, a cui si affiancano quelle della donazione Luigi Fatti.
In tutto all’interno delle sale del museo sono esposte 23 grandi vetrate, in aggiunta agli oltre 100 frammenti ben più piccoli. Inoltre, una serie di oggetti storici usati per la lavorazione del vetro fanno capire come questo materiale sia stato usato per le decorazioni nel corso dei secoli.
Accanto alla grande tradizione artistica, il folclore. Sansepolcro è infatti anche la città del Palio della balestra e dei giochi di bandiera, testimonianza di un passato di lotte in difesa della libertà comunale. La seconda domenica di settembre, quando i balestrieri di Sansepolcro rinnovano la sfida ai rivali di Gubbio, Sansepolcro si veste dei colori di Piero della Francesca. Squillano le chiarine, rullano i tamburi e in piazza Torre di Berta trionfa il Palio della balestra: festa secolare (le sue origini risalgono ai primi del ‘400) con la quale Sansepolcro ricorda il suo fiero passato di libero Comune, continuamente impegnato a difendersi dagli attacchi dei Signori vicini.
Da quelle esercitazioni militari trae origine la gara di tiro con la balestra antica all’italiana, da banco, giunta sino ai nostri giorni con le stesse regole dei secoli passati. Seduti sui banchi da tiro, a 36 metri dal bersaglio o corniolo (un tronco di cono con al centro una bulletta di ferro), i balestrieri, i cui nomi vengono estratti a sorte, si alternano nei tiri. Vince chi più si avvicina al centro. Vestiti con abiti pierfrancescani nobili, dame e cavalieri assistono alla sfida, mentre gli sbandieratori lanciano nel cielo i loro vessilli.
A fare del settembre il mese cittadino per eccellenza non c’è solo il Palio, corso in onore del Santo Fondatore Egidio. Altri due importanti appuntamenti si alternano annualmente: la Biennale dell’arte orafa e la Biennale del merletto o trina a spilli, con le quali vengono valorizzate due importanti tradizioni locali che uniscono in sé arte e perizia artigianale.
Nel centro storico di Sansepolcro ci sono diversi appartamenti e bed and breakfast, principalmente gestiti da privati. Sono quasi tutti ben curati, situati all’interno di palazzi storici e ottimamente ristrutturati, con arredi in stile e dettagli spesso originali, come i soffitti o i pavimenti. Scegliete di dormire nel centro di Sansepolcro se volete essere vicini alle sue bellezze artistiche e alle sue attrazioni, ma ricordate che il parcheggio in centro è difficile da trovare, e che è possibile che possa esserci rumore proveniente da bar o ristoranti.
In alternativa, se desiderate la massima tranquillità, spostatevi fuori dall’abitato, dove troverete poderi, agriturismi, case di campagna, relais e hotel situati nella natura, nei quali la parola d’ordine è relax, dove potrete rilassarvi circondati dal verde della campagna toscana, alle pendici dell’Appennino. Naturalmente, pernottare in queste strutture implica il dover prendere l’auto per qualsiasi spostamento, così come per trovare qualcosa da fare la sera.
Nonostante la sua posizione praticamente nel centro dell’Italia, più vicina in linea d’aria a San Marino che a Firenze, Sansepolcro non è così irraggiungibile come sembra. Si trova infatti a circa mezz’ora d’auto da Arezzo, un tragitto lungo circa 35 chilometri che si compie percorrendo l’ultimo tratto della strada statale SS73 Senese-Aretina, che inizia a Siena e finisce proprio a Sansepolcro. La strada è a due corsie per senso di marcia, è semplice da percorrere e non è affatto tortuosa.
Pertanto, per arrivare a Sansepolcro da tutte le altre province toscane non resta che raggiungere prima Arezzo (situata a pochi chilometri dal casello omonimo dell’autostrada A1), e poi procedere con l’itinerario sopra descritto. Da Firenze e da Siena ci vuole circa un’ora e mezzo, da Pisa e Livorno due ore e mezzo, da Grosseto invece poco più di due ore.
Per arrivare a Sansepolcro con i mezzi pubblici invece occorre molto spesso una combinazione di treno e bus: la cittadina infatti è sprovvista di stazione ferroviaria, occorre quindi prima arrivare ad Arezzo, che comunque è molto ben servita trovandosi sulla linea regionale e intercity Firenze-Roma. Ad esempio, i treni da Firenze ad Arezzo impiegano mezz’ora (intercity) o un’ora (regionale). Scesi alla stazione di Arezzo, troverete l’autobus extraurbano SI381 ad attendervi, gestito da Autolinee Toscane, che vi condurrà a Sansepolcro in circa un’ora di viaggio.
Che tempo fa a Sansepolcro? Di seguito le temperature e le previsioni meteo a Sansepolcro nei prossimi giorni.
Sansepolcro si trova in provincia di Arezzo, ma contemporaneamente a pochi chilometri da Umbria, Marche ed Emilia-Romagna.