Tra i mille tesori nascosti di Firenze, la cappella Brancacci è davvero uno tra i più imperdibili. Si trova all’interno della chiesa di Santa Maria del Carmine, ed è una cappella, appunto, in origine di proprietà della famiglia Brancacci, riccamente affrescata da Masaccio e Masolino da Panicale all’inizio del Quattrocento e in seguito completata da Filippino Lippi circa 50 anni dopo.
Dopo alterne vicende e un lungo periodo di declino durato praticamente per tutto l’Ottocento, gli affreschi della Cappella vennero ripristinati all’inizio del secolo scorso, ma fu solo l’imponente restauro degli anni Ottanta che li riportò a nuova vita.
Le opere di Masaccio all’interno della cappella Brancacci diedero un notevole impulso allo sviluppo del Rinascimento. Infatti vennero studiate da vicino dai futuri grandi maestri pittori, tanto che il Vasari la definì come “la scuola del mondo”, poichè è qui che si vedevano realizzate tutte le ricerche sulla luce, sulla prospettiva e sul colore. Uno dei visitatori più importanti degli affreschi di Masaccio fu Michelangelo, che qui si ispirò per realizzare i suoi affreschi all’interno della Cappella Sistina.
Il ricco mercante Felice Brancacci tornò a Firenze dall’Egitto nel 1423, e al suo rientro commissionò una serie di affreschi all’interno di quella che in seguito verrà per sempre ricordata come la cappella della sua famiglia. I lavori vennero assegnati a Masolino e a Masaccio, i quali, purtroppo, dovettero entrambi lasciare Firenze per motivi diversi, per cui nel 1427 gli affreschi rimasero incompiuti. Vennero completati solo nel 1483 da Filippino Lippi, che portò a termine la cappella dipingendo le scene mancanti.
Il ciclo di affreschi che si possono ammirare all’interno della cappella Brancacci fu realizzato in parallelo da Masolino e Masaccio, che lavorarono contemporaneamente alla cosiddetta historia salutis, ossia alla storia della salvezza dell’uomo. Ci sono scene riprese dalla Genesi, dai Vangeli e dagli Atti degli Apostoli. Il protagonista assoluto dei dipinti è San Pietro, ritratto in numerose scene della sua vita, ma vi sono anche alcune scene di altro tipo, come ad esempio quella dipinta da Masaccio che ritrae Adamo ed Eva mentre vengono cacciati dal Paradiso Terrestre.
Sull’altare, posto di fronte all’ingresso della cappella, vi è invece una tavola della Madonna col Bambino, di autore ignoto, probabilmente risalente al 1268, anno di fondazione della chiesa di Santa Maria del Carmina. Venne posta all’interno della cappella Brancacci dopo il 1436, anno in cui la famiglia venne cacciata dalla città e la cappella dedicata alla Madonna del Popolo.
E’ possibile visitare la Cappella Brancacci in Santa Maria del Carmine in autonomia oppure tramite due diversi tour guidati ufficiali, che permettono di scoprire sia la cappella che la chiesa.
Il primo, denominato semplicemente “visita alla cappella Brancacci”, è riservato alle scuole e permette di ammirare da vicino gli splendidi affreschi delle storie di San Pietro. Ha una durata di 75 minuti e parte due volte al giorno, alle 9:30 e alle 11:00 in italiano, inglese e francese. Il tour si svolge il lunedì e il mercoledì.
L’altro tour invece si chiama “visita alla cappella Brancacci in Santa Maria del Carmine” ed è aperto a tutti dai 10 anni in su. Si svolge esclusivamente su prenotazione il lunedì, il venerdì, il sabato e la domenica, in italiano e in inglese; la sua durata è di 50 minuti e consente di approfondire il contesto storico e artistico della chiesa di Santa Maria del Carmine e della cappella Brancacci.
La cappella Brancacci è aperta il lunedì, il venerdì e il sabato dalle 10:00 alle 17:00, e la domenica dalle 13:00 alle 17:00. Inoltre, rimane chiusa per Capodanno, il 7 gennaio, il giorno di Pasqua, il 16 luglio, il 25 agosto e il giorno di Natale. L’ultimo ingresso avviene 45 minuti prima della chiusura.
L’ingresso è gratuito per i minori di 18 anni, per i gruppi di studenti e per i rispettivi insegnanti, per le guide turistiche, e per i disabili e loro accompagnatori.
La prenotazione è obbligatoria poichè all’interno della cappella è attualmente presente un cantiere di restauro diagnostico, della durata di circa un anno: attualmente sono ammesse soltanto 10 persone per ciascun intervallo di tempo; il calendario delle disponibilità viene pubblicato mensilmente sul sito dei musei civici fiorentini.
La cappella Brancacci si trova all’interno della chiesa di Santa Maria del Carmine, in piazza del Carmine. Siamo nel cuore di Oltrarno, a metà strada tra i rioni di Santo Spirito e San Frediano. E’ una zona certamente turistica, sebbene molto meno rispetto a piazza del Duomo o a piazza Signoria.
Nonostante sia al di fuori dei principali itinerari turistici, ci troviamo sempre nel centro storico di Firenze, e pertanto conviene muoversi a piedi. Dalla stazione di Santa Maria Novella, ad esempio, per arrivare alla cappella Brancacci ci vogliono solo 15 minuti, attraversando l’Arno in corrispondenza del ponte alla Carraia che si incontra dopo aver attraversato piazza Santa Maria Novella e aver percorso tutta via del Moro.
Le distanze sono più o meno analoghe anche da piazza Duomo e da piazza Signoria, mentre dalla basilica di Santa Croce il percorso è leggermente più lungo: ci vogliono tra i 20 e i 25 minuti a piedi, attraversando l’Arno alternativamente sul Ponte Vecchio o sul ponte di Santa Trinità.
A certe ore del giorno si può anche arrivare in piazza del Carmine in auto. La piazza fa parte della ZTL del centro storico di Firenze, in particolare del settore O. Qui la ZTL è attiva dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 20, e il sabato dalle 7.30 alle 16. Inoltre, dal primo giovedì di aprile alla prima domenica di ottobre, è attiva la ZTL notturna, che estende gli orari anche dalle 23.00 di giovedì alle 3.00 del venerdì, dalle 20.00 di venerdì alle 3.00 di sabato, e dalle 16.00 di sabato alle 3.00 di domenica.
La cappella Brancacci si trova all'interno della chiesa di Santa Maria del Carmine, situata in piazza del Carmine, nel quartiere fiorentino di Oltrarno.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.