Camporgiano sorge nell‘alta valle del Serchio in Garfagnana, sulla riva orografica destra del fiume Serchio a 475 m slm, in una valle che divide le due catene montuose delle Alpi Apuane e degli Appennini. Il comune di Camporgiano si estende per una superficie di 27 kmq e comprende le frazioni di Filicaia, Sillicano, Poggio, Roccalberti, Casatico, Vitoio, Puglianella, Casciana e Cascianella. L’aspetto del paesaggio che si presenta al visitatore è quello dell’alta collina: folti boschi di castagni, terreni seminativi e vasti prati.
Diffusa è la coltivazione del farro (Casciana, Casatico, Roccalberti e Sillicano). Caratteristica principale del paesaggio campestre sono le terrazze costruite con fatica dall’uomo per rendere coltivabili i pendii.
L’insediamento è frammentato in piccoli nuclei di poggio, cioè la maggior parte delle frazioni, e abitati di più ampie dimensioni nel fondovalle (Camporgiano, Filicaia). I borghi hanno comunque mantenuto un impianto urbanistico medievale e ognuno di essi reca importanti testimonianze della cultura e della ^ storia garfagnina. Basti pensare al piccolo borgo di Roccalberti, alle chiese di San Biagio a Poggio, di Santa Maria Assunta a Vitoio, di S. M. Assunta a Puglianella, di San Nicola a Sillicano, di San Tommaso a Casciana e le numerose maestaine che si incontrano aggirandosi per il territorio. Per quanto riguarda gli aspetti della vita quotidiana i metati ricordano al visitatore che la castagna per molto tempo è stata un bene primario importantissimo per gli abitanti della zona.
La storia di questo territorio è attestata da documenti archeologici risalenti al VII secolo a.C. che dimostrano la presenza di una popolazione di stirpe ligure-apuana. Nel II secolo a.C. i Romani penetrano in queste terre e vi si stabiliscono creando insediamenti le cui tracce sono giunte fino a noi nei toponimi.
Come dimostra il suo nome, di origine latina, l’abitato di Camporgiano fu fondato durante il periodo della colonizzazione romana e questa ipotesi è suffragata dal ritrovamento di monete. Durante il dominio romano il territorio dell’odierno comune di Camporgiano aveva una certa importanza strategica, commerciale e culturale in quanto era attraversato dalla via Clodia, arteria stradale che collegava Lucca a Luni. L’importanza di Camporgiano nel periodo medievale è attestata dal fatto di possedere un nucleo fortificato e di essere sede di Vicaria, istituita nel 1272 e da cui dipendevano 55 comunità.
Nel Trecento la Vicaria fu contesa tra Guelfi e Ghibellini e nel 1345 cadde sotto il dominio dei Pisani, sotto il quale rimase fino al 1371, anno in cui tornò a far parte del territorio lucchese. Altro periodo di incertezza e instabilità si ebbe con l’invasione di Lucca da parte dei fiorentini nel 1430, ma intanto sorgeva nelle comunità locali la volontà di entrare a far parte della signoria estense, stato in fase emergente e capace di difendere i tenitori garfagnini da eventuali pretese di altri stati. Quasi tutte le terre garfagnine fecero atto di dedizione a favore degli Estensi, che l’accettarono. Camporgiano rimase Vicaria della casa d’Este fino alla nascita del Regno d’Italia. Un decreto del 23 ottobre 1859 assegnava Camporgiano alla provincia di Massa Carrara. Nel 1923 un nuovo decreto reale stabiliva quello che è tuttora l’aspetto giurisdizionale del territorio con l’assegnazione della Garfagnana alla provincia di Lucca.
Camporgiano e le sue frazioni si presentano come una delle zone più interessanti della Garfagnana per coloro che vogliono avvicinarsi alla natura, alla storia e alle tradizioni di questa terra. Ancor oggi segno caratteristico di Camporgiano è la rocca estense che dall’alto della sua mole domina la piazza principale del paese. Ai piedi della rocca è possibile ammirare anche una fontana in pietra chiamata tradizionalmente il pilon. La rocca, che sorge su uno sperone roccioso, fu costruita probabilmente nel X secolo per ragioni di difesa e venne poi ampliata nel XII o XIII secolo. Il torrione principale è caratterizzato da mensole sporgenti in pietra arenaria, un tempo sostegno di bettesche aggettanti. L’attuale assetto della rocca costituisce un esempio emblematico di architettura militare estense del Quattrocento. Il terremoto che nel 1920 colpì duramente questa regione ha distrutto le basse torri cilindriche che sormontavano i torrioni angolari. Nella cappella della chiesa parrocchiale di San Giacomo si può ammirare una pregevole tavola trecentesca di scuola senese raffigurante S. Maria delle Grazie.
II territorio del Comune di Camporgiano permette anche di vivere a stretto contatto con la natura e di trascorrere giornate immersi nel verde. La tradizione vivaistica è conservata dal vivaio forestale pubblico La piana, nato alla fine degli anni Cinquanta ad opera del Corpo Forestale dello Stato e dal 1999 passato alla gestione diretta della Comunità Montana della Garfagnana. Nel vivaio La Piana si coltivano piantine forestali per il rimboschimento, ma oggi è anche un centro di sperimentazione e divulgazione di tecniche agricolo forestali biologiche e biodinamiche per le colture tipiche e varietà forestali autoctone ( piante officinali, ginestra, salice, sanguinella, ecc.) Il vivaio La piana può essere visitato da scuole e università per visite didattiche e da operatori del settore. Per informazioni rivolgersi alla Comunità Montana della Garfagnana. Per gli appassionati di pesca lungo la riva del fiume Serchio sorge il complesso “II Prato” con il laghetto per la pesca sportiva e annessi bar, ristorante, pizzeria, spazio per campeggio e piscina.
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