Su un poggio nel cuore del Chianti sorge il Castello di Tornano che custodisce uno dei casseri più belli e particolari fra tutti quelli dei castelli medievali della zona.
Già dai primi anni successivi al mille, Tornano era sede di una “curtis” e il suo nome compare spesso come luogo di stipula di molti contratti nelle carte conservate nella vicina Abbazia di Coltibuono.
Il castello fu proprietà del nobile senese Guarnellotto dei Mezzolombardi al quale nel 1167 fu sottratto dall’imperatore Federico I, per essersi ribellato alla sua autorità, e dato a Ranieri de’ Firidolfi Ricasoli.Questo solo sulla carta, in quanto Guarnellotto, appoggiato da Siena, continuò a mantenere il controllo di Tornano e del vicino castello di Campi, entrambi sede delle sue spavalde imprese.
Solo quando il castello passò nel contado fiorentino, dopo il lodo di Poggibonsi, fu sottratto a Guarnellotto, ma Siena non rinunciò facilmente a Tornano che, grazie alla sua posizione su una collina a controllo del torrente Massellane, era una pedina importante nello scacchiere del Chianti.
Nel 1229, dopo un lungo assedio, le armate senesi espugnarono il castello ma solo sei anni dopo ne perdettero definitivamente la sovranità.
Nel 1400 Tornano fu fortificato in modo eccellente dai Ricasoli e durante le invasioni Aragonesi riuscì a resistere alle truppe nemiche. Non ci fu invece niente da fare nel 1530 quando le truppe imperiali lo espugnarono.
Oggi, scomparse gran parte delle mura ed altri edifici, è il cassero, in pietra con la particolare forma trapezoidale, a dominare il poggio di Tornano. Tutto il complesso è stato recentemente restaurato ed oggi ospita una struttura agrituristica con una fattoria.
Il castello di Tornano è raggiungibile seguendo la Strada Statale 408. Dista 5 km da Gaiole, 20 km da Siena e 66 km da Firenze.